Quando accettare un voto all’esame?

A differenza delle scuole superiori, i voti presi agli esami universitari possono essere accettati o rifiutati. La scelta di accettare un voto all’esame o meno dipende da molti fattori. Ci sono studenti che desiderano mantenere una media alta e puntano a voti elevati. Altri studenti invece esultano per un 18 accogliendolo come un dono mandato dal cielo. Insomma, la scelta di accettare o meno un voto è del tutto soggettiva.

In questo nostro approfondimento, lo staff dell’Università online Niccolò Cusano di Brindisi, ti aiuterà a capire come comportarsi di fronte ad un voto.

Vediamo allora se accettare un voto all’esame e perché.

Voto all’esame: accettare o rifiutare?

Prima di vedere quando accettare un voto, è doveroso fare una premessa. Nel corso della tua carriera universitaria ti troverai a sostenere molti esami, alcuni più complessi di altri. Alcuni esami richiederanno uno sforzo maggiore e non sempre tutto andrà come avresti desiderato. Un momento di stress può capitare a chiunque, anche a chi è abituato a collezionare 30 e lode. L’importante è rialzarsi dopo la caduta e non farsi prendere dallo sconforto.

Accettare o rifiutare un voto non è solo una scelta matematica. Se fino ad oggi hai preso tutti 30 ed arriva un 26, prima di rifiutare il voto, fermati a riflettere e poniti delle domande.

Di quali domande stiamo parlando? Lo scopriremo insieme andando avanti con la lettura del nostro approfondimento.

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Accettare un voto all’esame: quando e perché?

Tra gli studenti vi è spesso una scissione tra chi appartiene alla scuola di pensiero “non posso rovinarmi la media” e chi sostiene che “l’importante è averlo superato”.

Quale scuola di pensiero sposare? Quando è consigliabile accettare un voto all’università? Per rispondere a questa domanda, ogni studente deve essere in grado di analizzare alcuni aspetti sia di carattere personale che pratico.

Prima di rifiutare un voto, dunque, è importante fare delle considerazioni. Vediamo quali.

Il primo esame

Rompere il ghiaccio con un bel 30 piacerebbe a tutti. Tuttavia il primo esame universitario rappresenta una vera e propria incognita. Lo studente in questo caso proviene da un percorso totalmente diverso. Abituato a studiare un capitolo alla volta o ad essere interrogato su un determinato argomento, il neo studente universitario si trova catapultato in una nuova dimensione. La mole di lavoro per uno studente universitario è totalmente diversa. In questo caso parliamo di portare all’esame libri interi e non sempre si possiede un metodo di studio valido per affrontare tanto lavoro. Insomma, al primo esame tutto può succedere, anche prendere un voto basso come 18.

Il consiglio che diamo ai nostri studenti è di non farsi scoraggiare da un voto basso e di prendere questo primo voto come fase di rodaggio iniziale. Vedrai che con il tempo imparerai a capire come studiare e come affrontare gli esami universitari. L’importante è impegnarsi per migliorare.

La difficoltà della materia

Come abbiamo detto anche all’inizio di questa nostra guida, esistono esami più complessi di altri. Ogni corso di laurea infatti presenta materie più ostiche delle altre e durante il tuo percorso universitario non potrai tirarti indietro o metterle da parte. Quando ci si trova di fronte ad una materia difficile che richiede uno sforzo maggiore, anche un voto più basso rispetto alla media, può essere vissuto con soddisfazione.

A volte accettare un 22 come voto ad un esame difficile può rivelarsi più soddisfacente di un 28 preso ad un esame preparato in meno tempo e con meno fatica.

È un po’ come se quel 22 fosse stato sudato e ottenuto con tutte le nostre forze.

Lo stesso discorso vale per quelle discipline per le quali non si nutre particolare simpatia. Non tutte le materie appassionano e coinvolgono allo stesso modo. Può essere del tutto normale non avere feeling con una determinata materia. In questo caso accettare un voto più basso può essere una buona soluzione.

L’importanza della materia

Accettare un voto all’esame dipende anche da un altro fattore, ovvero quanta importanza diamo a quella determinata materia. Non esistono materie di seria A e materie di serie B, tuttavia, ogni corso di laurea prevede materie più attinenti alla specializzazione ed altre secondarie. Se sei uno studente di ingegneria, una materia come informatica è prioritaria, ma se sei uno studente di sociologia, l’informatica non è di certo il tuo primo pensiero.

Nel caso in cui tu prenda un voto basso ad un esame che possiamo definire secondario, il consiglio è quello di accettare il voto. La tua carriera in ambito sociologico non sarà certamente pregiudicata da un voto più basso in informatica.

Il nostro consiglio è quello di non accontentarti del voto per quelle materie che sono fondamentali per la tua realizzazione professionale. A maggior ragione, se ti interessa richiedere la tesi in una certa materia, mira a prendere un buon voto.

Quelli che ti abbiamo fornito sono spunti utili per valutare se accettare un voto ad un esame o meno. L’importante è che tu compia una scelta lucida e consapevole. A proposito di voti, leggi anche come reagire ad un esame andato male.

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