Scienziati italiani: i personaggi da ricordare
Quali sono gli scienziati italiani più famosi da conoscere? Lo staff dell’Università Niccolò Cusano di Brindisi ha deciso di fornire agli studenti una panoramica sui più importanti personaggi del mondo della scienza in Italia che hanno fatto la differenza – grazie al loro pensiero – in tutto il mondo.
Le novità portate dalle invenzioni italiane sono molteplici e spesso si tende a trascurarle e a non comprenderne a fondo l’importanza. Eppure gli scienziati che analizzeremo più avanti nel corso dell’articolo hanno non solo contribuito a cambiare la storia ma in molti casi sono stati dei veri e propri precursori i quali hanno aperto la strada ad innovazioni e scoperte.
10 scienziati famosi che ogni italiano dovrebbe conoscere
Il nostro excursus tra i maestri della scienza in Italia parte dagli albori delle scoperte e degli esperimenti scientifici fino ad arrivare ad una serie di scienziati del Novecento, di cui alcuni ancora in vita. Si tratta di una carrellata di personaggi che in vari ambiti – dalla medicina alla fisica, all’astronomia alla chimica – hanno portato a scoperte fondamentali.
Anche se non siete addentro a questi ambiti, conoscere le opere di questi scienziati è il modo migliore per addentrarsi nella storia del nostro paese nonché in una conoscenza di carattere generale che potrebbe tornare utile in vari ambiti della vita (sia per una propria conoscenza sia – ad esempio – nel caso di concorsi con test di cultura generale).
Questa proposta dallo staff della Unicusano di Brindisi vuole essere solo una piccola infarinatura riguardo alle scoperte di questi scienziati. Ci auguriamo che possa servire da sprone per continuare ad informarsi privatamente sulla vita e le scoperte di questi scienziati, considerando che molte delle invenzioni a loro attribuite sono tutt’ora utilizzate giornalmente e hanno influenzato anche molte discipline non direttamente connesse.
Se siete pronti per questo viaggio nella scienza, cominciamo subito: ecco 10 scienziati italiani da conoscere…
1. Leonardo da Vinci
Partiamo dal padre fondatore del pensiero scientifico italiano (e mondiale): stiamo parlando di Leonardo Da Vinci, il primo tra i più grandi pensatori del mondo, capace di teorizzare invenzioni concretizzatesi solo secoli dopo.
Leonardo Da Vinci, nato nel 1492, e sue invenzioni nella storia rappresentano la più grande e incontestabile dimostrazione del genio umano.
2. Galileo Galilei
Nato nel 1564, Galileo è stato un fisico, astronomo, filosofo e matematico italiano, considerato il padre della scienza moderna.
Tantissime sono le sue scoperte in vari ambito: dalla dinamica all’astronomia oltre alla fondamentale teorizzazione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Alla base di questo ci sono sia l’esperienza diretta sia la dimostrazione; l’esperimento, dunque, diventa lo strumento alla base delle indagini sulle leggi della natura, in contrasto con la tradizione aristotelica e la sua analisi qualitativa.
3. Guglielmo Marconi
Si tratta di uno dei nomi più celebri sia in Italia sia all’estero. A Guglielmo Marconi, nato nel 1874 a Bologna, si deve l’invenzione del primo telegrafo senza fili (antenato della radio).
Fu nel 1895 che Marconi riuscì per la prima volta a far funzionare la sua radio, brevettando poco dopo l’invenzione e riuscendo a “battere sul tempo” altri scienziati dell’epoca come, appunto, Tesla che era arrivato alle sue stesse conclusioni.
Ma non si trattò solo di una lotta al fotofinish: l’invenzione di Marconi portò concretamente risultati importantissimi quando le navi vennero fornite di telegrafo alle navi, facendo nascere la figura del marconista e riuscendo così a salvare molte vite in drammatici incidenti.
Nel 1909 Marconi venne premiato con il premio Nobel.
4. Fabiola Gianotti
Nata a Roma ma cresciuta a Milano, la Gianotti si è laureata in fisica, con indirizzo sub-nucleare, nel 1984 per poi entrare a lavorare al CERN. Si tratta della più giovane scienziata italiana famosa a livello mondiale per le sue scoperte nel campo della fisica.
Fin dal 1992, Fabiola Gianotti ha lavorato in prima persona all’esperimento ATLAS, i cui risultati sono stati annunciati al pubblico proprio da lei nel 2012. In vent’anni di studi e lavoro, la Gianotti è riuscita infine – coadiuvata dal suo staff – ad osservare una particella compatibile con il bosone di Higgs che avrebbe dato vita all’universo.
Nel 2012, in seguito alla divulgazione della scoperta scientifica, la Gianotti è stata inserita dalla rivista americana Time al quinto posto nella classifica delle persone dell’anno.
5. Enrico Fermi
Fermi deve necessariamente essere ricordato come lo scienziato in grado di dare un contributo fondamentale alle scoperte della fisica nucleare che gettò le basi per l’utilizzo e lo sfruttamento dell’energia atomica.
Nato nel 1901, fornì alla comunità scientifica del periodo diversi importanti contributi come la teoria del decadimento β, la statistica quantistica di Fermi-Dirac e i risultati riguardanti le interazioni nucleari.
6. Stanislao Cannizzaro
Cannizzaro è stato un chimico siciliano, nato nel 1926.
A lui si deve la teorizzazione della cosiddetta regola di Cannizzaro (chiamata anche regola degli atomi), cioè il metodo per calcolare la massa atomica di un elemento.
La regola afferma che: “le varie quantità in massa di uno stesso elemento, contenute nelle molecole di sostanze diverse, sono tutte multipli interi di una stessa quantità, la quale deve ritenersi la massa atomica dell’elemento”. Scegliendo quindi la più piccola quantità in massa di ogni elemento contenuta nelle masse molecolari dei vari composti, è possibile ottenere le masse atomiche relative di quasi tutti gli elementi conosciuti.
7. Alessandro Volta
Nato nel 1745, a questo scienziato si deve l’invenzione del primo generatore elettrico mai realizzato, della pila e una menzione ulteriore per la scoperta del metano.
Fu proprio con una comunicazione ufficiale indirizzata al presidente della Royal Society che Alessandro Volta – nel 1800 – annunciò alla comunità scientifica l’invenzione della pila (o “apparato elettromotore” o “apparato a colonna”), da lui chiamata “organo elettrico artificiale”.
8. Ettore Majorana
Come Enrico Fermi, fu un grande fisico italiano che collaborò attivamente nella ricerca sul nucleare.
Restano ignote le cause della sua scomparsa: partito da Palermo con un piroscafo, fece perdere le sue tracce (forse suicidio? O emigrazione?) così da far rimaner ignoti anche i suoi risultati in riferimento a scoperte effettuate nel campo della fisica nucleare.
9. Rita Levi-Montalcini
Nata a Torino nel 1909, la Montalcini è scomparsa solo pochi anni fa alla veneranda età di 103 anni dopo una vita dedicata interamente alla medicina e alla divulgazione scientifica.
Le ricerche della Levi-Montalcini si orientarono fin da subito sul sistema nervoso portando a compimento importantissimi studi riferito alla formazione delle cellule nervose e ottenendo per queste ricerche il Nobel per la medicina nel 1986.
10. Carlo Rubbia
Nel campo della Fisica, Rubbia è stato premio Nobel nel 1984 e a lungo ha ricoperto la carica di direttore del CERN, Centro Europeo per la Ricerca Nucleare che ha sede a Ginevra. Nato nel 1934, ha studiate alla Normale di Pisa per poi specializzarsi negli Stati Uniti d’America.
Oltre alla ricerca energetica, nel corso della sua carriera Carlo Rubbia si è occupato di fisica delle particelle elementari. Nello specifico, il premio Nobel gli fu assegnato proprio per l’esperimento che l’ha portato a scoprire le particelle responsabili dell’interazione debole (ovvero i bosoni vettoriali W+, W− e Z), confermando la teoria dell’unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella forza elettrodebole .
Tra le sue invenzioni ricordiamo Rubbiatron: un reattore nucleare a fissione sicuro ancora non realizzato mai nella pratica.
Avete altri nomi di scienziati da segnalarci? Vi aspettiamo nei commenti.