Diventare avvocato a Brindisi: ecco tutti gli step da seguire

Sei interessato a completare il percorso formativo e post-lauream che consente di diventare avvocato a Brindisi? Questo è l’articolo che fa per te. Lo staff dell’Università online Niccolò Cusano di Brindisi ha intenzione di fornire tutti i consigli per specializzarsi nell’avvocatura – a partire dalla laurea da conseguire fino al superamento dell’esame di stato.
Cosa studiare per diventare avvocati
Dunque, se vuoi sapere come diventare avvocato, leggi qui!

Cosa studiare per diventare avvocati: ecco il percorso formativo

Dunque, quale università frequentare se si vuole diventare avvocati? Senza dubbio una laurea quinquennale in legge è il miglior percorso di studi per entrare in contatto con questa professione. L’Università Niccolò Cusano di Brindisi mette a disposizione un corso di laurea online in giurisprudenza estremamente d’eccezione a cui è possibile accedere anche in modalità telematica. Questo tipo di formazione online prevede che lo studente segua le video-lezioni proposte dal piano di studi attraverso una piattaforma telematica messa a disposizione sul sito web della Unicusano.

Il corso di laurea in giurisprudenza online è equiparabile ai classici corsi in presenza con il valore aggiunto di avvicinare i giovani alla professione fornendogli skills quali la capacità di pianificazione del tempo, di organizzazione e di autonomia – utilissime per gli avvocati e non solo.

Inoltre, il corso di laurea in legge, come concepito dalla Unicusano, fornisce allo studente la possibilità di acquisire una padronanza reale degli elementi della cultura giuridica di base, nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione ed alla valutazione di principi ed istituti di diritto positivo moderno e contemporaneo Inoltre, consente ai giovani studenti di  attuare un approfondimento di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo moderno anche nella prospettiva dell’evoluzione storica degli stessi e, al contempo, la capacità di progettazione e stesura di testi giuridici (normativi, negoziali e processuali) adeguatamente argomentati.

Infine, studiare giurisprudenza online, consente di acquisire capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica, di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto positivo.

Una formazione a tutto tondo che unisce l’utilizzo cosciente degli strumenti informatici come veicolo per una professione aggiornata, unitamente alla conoscenza di lingue straniere.

La laurea magistrale in Giurisprudenza consente l’accesso ai concorsi pubblici per magistrato e notaio, nonché all’esame di Stato per avvocato, secondo le procedure dettate dalla normativa vigente.

In tal senso il Corso di laurea prepara alle professioni forensi fornendo specifiche competenze nell’ambito delle discipline giuridiche afferenti ai diversi rami del diritto.

Dunque, veniamo al secondo step: il superamento dell’esame avvocatura per intraprendere effettivamente la professione.

Esame di stato per avvocati, ecco le specifiche

Prima di analizzare le prove dell’esame di stato in avvocatura, è opportuno ricordare che gli aspiranti avvocati devono frequentare un periodo di 18 mesi di tirocinio abilitante alla professione (come specificato nel decreto del Ministero della Giustizia n. 70, pubblicato sulla G.U. del 19 maggio 2016) presso uno studio di un “dominus”..

Il provvedimento descritto dalla legge prescrive l’esercizio della pratica forense con “assiduità, diligenza, riservatezza e nel rispetto delle norme di deontologia professionale”. Il requisito dell’assiduità si intende rispettato qualora il tirocinante sia presente presso lo studio per almeno 20 ore settimanali. Inoltre sarà necessario seguire almeno 20 udienze, recandosi presso il tribunale di riferimento.

In alternativa è possibile iscriversi a una Scuola di specializzazione, così da ridurre le ore da destinare alla pratica.

Al termine dei 18 mesi di praticantato, si può accedere all’esame di stato in avvocatura.

Le prove d’esame consistono in tre prove scritte e una prova orale conclusiva.

Nello specifico le tre prove scritte sono così organizzate:

  • Una prima prova che consiste nella redazione di un parere legale in materie regolate dal codice civile
  • Una seconda prova sulla redazione di un parere motivato in ambito penale
  • Una terza prova con la redazione di un atto giudiziario su un quesito a scelta tra i tre proposti in materia di diritto privato, diritto penale e diritto amministrativo.

Infine, la prova orale consiste in un colloquio di circa un’ora avanti a una commissione di giuristi, professori universitari, avvocati o magistrati dove si discuterà dello scritto e si dovrà rispondere ad alcune domande sulle cinque materie scelte dall’aspirante avvocato e sulla deontologia professionale.


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link