Fumetti divertenti: i 10 da leggere assolutamente
Siete appassionati di fumetti? Siete curiosi di sapere quali sono i fumetti assolutamente da non perdere? Ecco una speciale classifica di fumetti divertenti (e non solo) a cura dello staff della Università online Niccolò Cusano di Brindisi.
I fumetti, secondo un sondaggio condotto dallo staff dell’Università online di Brindisi, rappresentano un vero e proprio nodo di congiunzione tra i giovani universitari e la letteratura. Infatti, i fumetti non devono affatto essere considerati un genere letterario di serie B in quanto hanno una incredibile forza data dal connubio tra parole e immagini.
Dal sondaggio, dunque, sono emersi dati interessanti riguardo alla lettura dei fumetti da parte degli universitari: il 72% degli intervistati (200 giovani tra i 20 ed i 30 anni, metà uomini e metà donne) ha affermato di leggere in un anno più fumetti di romanzi. Una percentuale pari al 59% di albi illustrati e al 41% di libri.
Altri dati interessanti sono relativi all’acquisto dei fumetti: il 55% degli intervistati afferma di acquistare in maniera “classica” presso le fumetterie o le librerie della città con la motivazione di dover “sentire sotto le dita” la consistenza e l’odore della carta; il 23%, invece, compra online così da spuntare ottime offerte o promozioni; infine il 22% sceglie di acquistare i fumetti in formato digitale, utilizzando per la lettura i dispositivi e-reader.
Un altro dato emerso dal sondaggio conferma una tendenza generalizzata: sono più le ragazze a leggere (sia in generale sia i fumetti): una percentuale del 68% rispetto al 32% dei coetanei maschi. Eppure sono i ragazzi ad acquistare un maggior numero di albi a fumetto ogni anno (2,2 acquisti di fumetti al mese da parte dei maschi contro 1,7 da parte delle femmine).
Infine, una curiosità sul tipo di fumetti letti: molti ragazzi (il 67%) punta su albi “datati”, scegliendoli per farsi una cultura di genere. In questa ricerca delle origini non possono mancare – ovviamente – i manga giapponesi che però in questa classifica non troveremo, scegliendo di dare maggior spazio ad autori di fumetti italiani ed europei.
I fumetti da leggere almeno una volta nella vita: ecco la nostra top 10
Curiosi di sapere quali sono i migliori 10 albi a fumetto secondo lo staff della Unicusano di Brindisi? Leggete insieme a noi questa speciale classifica…
Appunti di Vita, di Boulet
Non poteva mancare una prefazione illustrata da Zerocalcare a questo albo a fumetti magistralmente realizzato dal fumettista francese. Tra le pagine si accalcano vicende e fatti della vita di tutti i giorni (quasi scontati ed anonimi. Superficiali) che però nel caso di Boulet, si trasformano in vicende che spaziano da disavventure tragicomiche a veri e propri viaggi mentali che superano il reale, distorcendolo.
Boulet diventa così portavoce di una realtà immaginifica che affonda le sue radici nelle icone pop della generazione anni Ottanta.
Una ballata del mare salato, di Hugo Pratt
Tra i migliori fumetti da leggere una citazione al marinaio Corto Maltese è assolutamente d’obbligo. Hugo Pratt (fumettista italiano conosciuto in tutto il mondo) dipinge la vita dell’avventuriero e del suo nemico alter-ego Rasputin tra isole misteriose, esplorazioni avventirose, isole misteriore, cannibali, rapimenti e peripezie di ogni genere.
Il titolo in questione è la prima avventura di Corto Maltese e per questo rappresenta un testo da avere, leggere e rileggere.
Maus, di Art Spiegelman
Maus racconta la storia di Vladek Spiegelman, un sopravvissuto alla prigionia presso un campo di concentramento nazista. La storia a fumetti è raccontata e illustrata dal figlio del protagonista utilizzando una serie di allegorie sottile ed efficaci che rendono questo fumetto un vero e proprio capolavoro a tratti irriverente e a tratti drammatico e toccante. Nelle tavole, gli ebrei sono rappresentati come topi (Maus, appunto), i nazisti come gatti, i polacchi come maiali e gli americani come cani.
L’Incal, di Moebius e Jodorowsky
Si tratta di una pietra miliare nell’universo dei fumetti: qualcosa che tutti dovrebbero leggere. Le tavole permettono di entrare nella fantasia visionaria e folle dei due artori, rappresentandone l’intero mondo concettuale e rappresentando al contempo una gioia per appassionati di genere.
La serie a fumetti racconta le vicende del detective di classe R John Difool che ha il compito straordinario di salvare l’universo.
Le avventure di Tintin, di Hergé
Tra i fumetti divertenti in italiano, tradotti dall’originale francese, ricordiamo senza dubbio Titin. Si tratta del racconto delle avventure di un giornalista belga, sempre accompagnato dal fedele cane Miloo. Il reporter si trova sempre a girare per il mondo sventando complotti, affrontando misteri e avventure.
La squadra di Titin e Milou è coadiuvata da strambi personaggi come il capitano Haddock, i bizzarri gemelli poliziotti Dupont e Dupond e uno strambo scienziato, il professor Girasole. Il fumetto è stato realizzato tra il 1930 e il 1986
Dimentica il mio nome, di Zerocalcare
Non è l’unico fumetto di questo autore romano presente in classifica. Con questa graphic novel, Zerocalcare entra nell’ambito dei rapporti familiari, diviso tra il rassicurante torpore dell’innocenza giovanile e l’incapacità di sfuggire al controllo della società che – man mano che si cresce – diventa sempre più opprimente. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione, il fumetto può essere considerato un testo “di formazione”, perfetto per gli universitari che iniziano ad avvicinarsi alle responsabilità dell’età adulta.
Quaderni Giapponesi, di Igort
Il fumettista Igort, in questa graphic novel, condice il suo pubblico affezionato fin in estremo oriente: in Giappone.
Si tratta di un viaggio tra una tavola e l’altra alla scoperta della cultura e dell’anima giapponese: un saggio disegnato per le giovani generazioni dei fan di fumetti nato sui social network come appunti di diario con scritti e immagini, quotidianamente seguiti e condivisi da una numerosa e sempre crescente comunità di fan.
Ghirlanda, di Mattotti e Kramsky
Probabilmente è uno degli ultimi usciti della nostra classifica dei migliori fumetti ed è un’opera magistrale che racchiude l’immaginario e la forza di due tra gli autori più amati del genere. Lorenzo Mattotti, con i suoi disegni minimal e inconfondibili fonde il suo stile alla perfezione con i testi toccanti e inconsueti di Jerry Kramsky.
Lo straordinario talento dei due autori accompagna il lettore in un’avventura fiabesca che pesca significato e sogni nei più profondi meandri delle menti dei due autori, restituendo un’opera di respiro epico che è allo stesso tempo ricerca personale e viaggio oltre i limiti del fumetto tradizionale.
Kobane Calling, di Zerocalcare
Non si tratta di certo di uno dei fumetti divertenti, ma quello che è possibile trovare tra queste tavole val la pena di soffermarsi un po’ nella lettura. Kobane Calling è la storia di tre viaggi nel corso di un anno compiuti dallo stesso autore: Turchia, Iraq, Siria.
Tra i disegni c’è la voglia di documentare la vita della resistenza curda in una delle zone calde meno spiegate dai media. Con questo fumetto a metà tra un documentario ed un reportage, Zerocalcare realizza un racconto intimo e profondo nel quale prendono vita dei personaggi pieni di paura tanto quanto di speranza: gli abitanti del Rojava.
Peanuts, di Schulz
Si tratta non proprio di un albo, bensì della più grande produzione di strisce di fumetti pubblicate quotidianamente tra il 1950 e il 2000 da Charles Schulz.
Il mondo dei Peanuts è popolato da iconici ed indimenticabili personaggi di sei anni: Charlie Brown, Linus, Lucy e i loro amici e da un cagnolino: Snoopy. L’apparente banalità dei protagonisti bambini rompe tutti gli schemi narrativi grazie caratteri, battute, consuetudini e aforismi.
Dai Peanuts prendono vita frustrazioni, insicurezze, illusioni, ansie nelle quali sono i lettori adulti a rispecchiarsi.
Il nome Peanuts venne scelto dal distributore della striscia citando quello di un pubblico di bambini in uno show televisivo dell’epoca.
Avete trovato interessanti i nostri consigli sui migliori fumetti? Quale albo c’è sul vostro comodino? E quali nella vostra wish – list? Raccontatecelo nei commenti e se avete altre proposte siamo aperti a nuovi consigli!