Lavorare in proprio: i consigli su come partire

Vuoi sapere quali sono i requisiti indispensabili per lavorare in proprio? Lo staff della Unicusano di Brindisi ha deciso di venire incontro a tutti quei laureati che – dopo il conseguimento del titolo – vogliono provare a inventarsi un lavoro, portando alla ribalta le proprie aspirazioni personali.
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Inoltre, la scarsità di posti di lavoro fa sì che sia una percentuale sempre maggiore (alcuni dati dimostrano un aumento delle partite iva aperte del +9% rispetto allo scorso anno) a decidere di lavorare da casa o quantomeno mettersi in proprio gestendo autonomamente la propria attività professionale.

Come prima cosa è fondamentale rivolgersi ad un commercialista in modo tale da trovare il regime fiscale e pensionistico più adatto alle proprie esigenze. Poi è bene seguire dei corsi ad hoc per la gestione delle start up, così da non essere impreparati su aspetti burocratici, gestionali o legali.

Ad esempio, per gli interessati, l’Università online di Brindisi propone il master per Start Up d’impresa. Il master si prefigge l’obbiettivo di realizzare una professionalità di tipo manageriale in possesso del know how necessario alla gestione di tutti gli step di vita di un’impresa: dall’idea imprenditoriale, alla sua progettazione e realizzazione (start-up) sino alla corretta gestione dell’impresa costituita.

Master per aprire start-up: ecco tutte le specifiche

Dunque, per ricevere una formazione completa per aprire una start-up senza commettere errori e lanciarla al meglio sul mercato, è bene frequentare il master online di Unicusano che permette di ricevere nozioni specifiche con un apporto multidisciplinare. In questo modo, al termine del percorso del master, sarà possibile gestire in autonomia tutti i passaggi relativi all’avvio di una azienda personale senza fare errori di gestione e riuscendo a redigere un piano economico-finanziario e un’analisi dei costi e benefici ben fatta e razionale.

Nello specifico, il programma del corso di I livello prevede lo studio delle seguenti materie:

  • Elementi di economia aziendale;
  • Economia e gestione d’impresa;
  • Business plan e analisi dei costi di gestione;
  • Ecosistema delle start-up;
  • Aspetti legali nell’avvio di una start-up alla luce delle ultime novità normative;
  • Analisi dei rapporti con clienti e fornitori;
  • Principi e tecniche di web marketing: promozione e comunicazione del progetto;
  • On-line reputation: (il caso Trip Advisor);
  • Case History (Testimonianza Manager Groupon Italia)
  • Gestione della crisi d’impresa;
  • Attività di controllo;

Infine, il corso della durata annuale si concluderà con un project work che consiste in un check up strategico, strutturale e operativo per avviare una start up. Un modo per mettere i giovani aspiranti manager di se stessi di fronte alla costruzione pratica di una azienda.

Per tutte le informazioni relative al master online a Brindisi è possibile chiamare il numero messo a disposizione da Unicusano (800 98 73 73) o visitare il sito web dedicato.

Il master che insegna a creare start up vincenti ha un costo di 1.300 euro; i laureati in discipline economico-giuridiche da meno di 24 mesi hanno la quota agevolata pari a 950 euro.

Bandi per start up, ecco dove trovarli

Inoltre è importante per i giovani che vogliono lavorare in autonomia sondare il terreno per controllare se ci siano possibilità di finanziamenti per l’impresa che vogliono realizzare. Spesso esistono fondi comunitari destinati, ad esempio, alle imprese femminili o di giovani al di sotto dei trent’anni o con idee particolarmente innovative.

Per trovare finanziamenti alle imprese, è importante tenersi sempre aggiornati sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Puglia. E considerando che tra il 2000 e il 2010 la Regione ha finanziato imprese neo-nate per un miliardi di euro, è auspicabile che sempre più fondi saranno destinati all’innovazione e alla crescita.

Si calcola, inoltre, che dei miliardi di euro stanziati ci siano ancora numerosi fondi non spesi che consentirebbero il finanziamento di imprese giovani fino al 2020.

Aprire la partita IVA, cosa c’è da sapere?

Poi, fondamento per i giovani che devono approcciarsi all’apertura di un’attività in proprio – professionistica o commerciale – è quello dell’apertura della partita IVA. E in un momento di incertezza professionale come quello che si sta vivendo in Italia, a farlo sono sempre più ragazzi.

Consigliamo di appoggiarsi ad un commercialista che potrà valutare nel migliore dei modi la situazione di ciascuno, con la precisazione che l’unica partita IVA vantaggiosa realmente è quella a cui è possibile applicare il regime forfettario.

Aprire la partita IVA è semplice e tutti possono farlo, basta comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività, entro 30 giorni dal primo giorno di attività, con apposita dichiarazione, redatta su modello AA9/7 (ditta individuale e lavoratori autonomi) oppure modello AA7/7 (società).

Tutti i nuovi lavori dei giovani laureati

Ma quali sono i nuovi lavori che i giovani stanno mettendo in piedi? La Unicusano di Brindisi ha deciso di fare una carrellata dei più gettonati fornendo per ciascuno qualche consiglio, con la speranza che possano essere di aiuto per altri ragazzi che vogliono mettersi in proprio dopo l’università.

Wedding planner

L’attività in proprio preferita dalle ragazze (ma non solo) è rappresentata dall’organizzazione di matrimoni.

È importante in questo caso avere un background legato all’organizzazione di eventi e -soprattutto – sapersi promuovere al meglio come professionista.

E-commerce e negozi online

Per chi ha il commercio nel sangue, un modo ottimo di inventarsi una occupazione è quello di lavorare da casa gestendo un negozio online.

L’e-commerce sta prendendo sempre più piede in Italia e per questo si tratta di un settore in continua crescita e tanto potenziale.

FabLab e laboratori di stampa 3D

Il poter usare la stampa tridimensionale per creare oggetti dal nulla ha fatto sì che in molti campi si stia diffondendo la voglia – da parte dei laureati – di aprire dei laboratori di stampa.

Ad esempio sono architetti, ingegneri, medici legali, artisti ecc… a volersi creare una occupazione personale con l’ausilio di stampanti tridimensionali.

Gestione di agriturismo e case vacanza

La vecchia casa della nonna nel centro storico, la dimora di campagna lasciata all’abbandono… queste situazioni di incuria e degrado diventano, per i giovani pugliesi, una occasione di riscatto.

Molti, mettendosi in proprio, scelgono di perseguire la strada degli introiti dovuti al comparto turistico. E così vecchie case e masserie diventano agriturismi e bed and breakfast gestiti in maniera innovativa e professionale con uno sguardo attento sul territorio e una promozione 2.0.

Negozio di prodotto tipici

Come la stragrande maggioranza degli universitari che hanno scelto di studiare a Brindisi, anche coloro che vogliono improntare una propria attività post laurea ammettono di essere affascinati dalla valorizzazione dei prodotti tipici pugliesi.

Ecco perché tra le idee imprenditoriali più gettonate dai ragazzi pugliesi c’è quella di aprire in proprio un negozio dove si possono trovare prodotti tipici locali.

Fa tutto parte di una valorizzazione del territorio, della storia e delle tradizioni locali che si vogliono riscoprire e far conoscere al grande pubblico di turisti.

Inoltre questi negozi molto spesso sfruttano anche il commercio elettronico per vendere i prodotti anche oltre confine. Indispensabile, in questo caso, una buona conoscenza del marketing.

E a voi cosa piacerebbe fare dopo la laurea? Siete interessati a diventare liberi professionisti? Se avete trovato utili questi consigli non esitate a condividere l’articolo sui vostri canali social!


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