Pausa pranzo all’università, i cibi da evitare
Quando si è immersi nello studio, o quando si ha un planning intenso di lezioni da frequentare, molti studenti universitari finiscono per “dimenticarsi” del cibo. Fare una pausa pranzo all’università, al contrario, è molto importante per aumentare la concentrazione e l’attenzione.
Eppure, ci sono dei cibi in particolare che è meglio evitare, scopriamo insieme allo staff dell’Università Niccolò Cusano quali sono.
I cibi da evitare nella pausa pranzo all’università
Prima di indagare quali siano i cibi migliori e quelli peggiori da assumere in pausa pranzo all’università, occorre specificare una regola importante: la pausa pranzo non va mai saltata.
Assumere qualche cibo, infatti, prolunga e accresce la nostra soglia d’attenzione e permette una fruizione più attenta delle lezioni universitarie.
Ma quali sono i cibi da evitare?
Molti pensano che, per mantenersi leggeri e non appesantirsi, una buona idea è quella di eliminare i carboidrati.
Niente di più sbagliato: il pane e gli altri carboidrati “accendono” il cervello.
Vietato, invece il cosiddetto “junk food”: cibi unti, fritti, dolciumi confezionati o panini pieni di salse grasse come la maionese.
Da evitare anche pizzette, calzoni e tramezzini comprati al bar: contengono grassi e potrebbe anche succedere che non siano di ottima qualità o che siano stati preparati ormai da qualche giorno.
Tralasciare anche le bevande zuccherate: cola ed energy drinks.
Se proprio non volete rinunciare ad uno sfizio, in fatto di bibite, meglio preferire una mezza birra o un bicchiere di vino (senza esagerare!).
I cibi perfetti per una pausa pranzo all’università
Lo staff dell’Università online Niccolò Cusano consiglia, se possibile, di mangiare un piatto di pasta al sugo, magari al pesce, e poi insalata e macedonia.
In mancanza di un piatto caldo, è buona norma optare per una bella insalata condita con buon olio d’oliva, con dentro magari del petto di pollo, o del tonno o sgombro al naturale e un po’ di pane.
Infatti, la verdura è una presenza obbligata nel pasto di mezzogiorno, per rifornire l’organismo di vitamine, sali minerali e fibra e fornire quel senso di sazietà che impedirà di stuzzicare qualche schifezza.
Nel dettaglio, la pausa pranzo all’università dovrebbe fornire circa 600-700 calorie, corrispondenti al 30-35% del fabbisogno giornaliero.
Anche quando la fruizione delle lezioni universitarie avviene da casa – come per gli iscritti di Brindisi all’università online Niccolò Cusano – è importante mantenere uno stile di vita sano che abbini cibi salubri ad un’attività fisica regolare.