Film sulla fotografia: i 5 da non perdere assolutamente

Molti studenti dell’Università online Niccolò Cusano di Brindisi sono appassionati sia di cinema che di fotografia. Due forme d’arte diverse per molti aspetti, ma unite da continui rimandi dell’una all’altra. Nonostante le loro differenze, la fotografia ha sempre fatto parte del cinema, anzi esistono davvero tanti film sulla fotografia.

Nella nostra guida di oggi vi sveleremo quali sono i 5 film sulla fotografia da non perdere assolutamente.

Film sulla fotografia: quali sono i più famosi?

Selezionare i migliori film sulla fotografia non è stato facile. Prima di tutto perché ce ne sono davvero tanti. In secondo luogo perché ogni film a modo suo è un piccolo capolavoro e come tale merita di essere visto.

Nella creazione della nostra top five dedicata ai film sulla fotografia, ci siamo basati sulla notorietà del film, ma anche su un criterio temporale, spaziando da film meno recenti a quelli più vicini ai nostri giorni.

Nello specifico abbiamo selezionato per voi:

  1. La finestra sul cortile
  2. Blow up
  3. One hour photo
  4. Closer
  5. I sogni segreti di Walter Mitty

Iniziamo dai due film più datati.

La finestra sul cortile

Siamo nel 1954 quando esce “La finestra sul cortile” di Alfred Hitchcock, un eccellente thriller sull’ossessione del vedere le cose.

Parliamo di film su fotografi. La finestra sul cortile racconta infatti le vicende di Jeff, un fotoreporter di successo, costretto a vivere su una sedia a rotelle a causa di una frattura alla gamba sinistra riportata in seguito ad un incidente di lavoro.

Chiuso e bloccato nel suo appartamento, preso dalla noia, inizia ad osservare con binocolo e macchina fotografia i suoi vicini di casa. Quando una delle sue vicine scompare, Jeff pensa ci sia stato un omicidio.

L’intero film ruota attorno al desiderio di osservare, anzi spiare, per soddisfare le proprie pulsioni. Se ci pensiamo bene, Jeff si comporta da guardone. Il suo comportamento è immorale e amplificato ancora di più da quella forma di voyeurismo tipica del suo essere fotografo. Il regista in questo film sulla fotografia gioca con i personaggi e l’alternanza tra la realtà e la finzione.

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Blow up

Blow up è un film del regista italiano Michelangelo Antonioni del 1966.

Noto per aver messo in scena più volte la crisi dei sentimenti, e quindi i problemi e le paure della società contemporanea, Antonioni realizzò questo film prendendo spunto da un breve racconto dello scrittore argentino Cortazar “Las babas del diablo”. Come dichiarò egli stesso:

“Non mi interessava tanto la vicenda, quanto il meccanismo delle fotografie. La scartai e ne scrissi una nuova, nella quale il meccanismo assumeva un peso e un significato diversi.”

Blow up, che potremmo tradurre con “esplosione”, racconta la storia di Thomas, un fotografo della swinging London della metà degli anni ’60.

Un giorno al parco fotografa una coppia d’amanti, per rendersi conto, solo in seguito, che nelle immagini che ha scattato si cela un terribile segreto, la sagoma di un cadavere.

“Casualmente” sia le fotografie stampate che il cadavere spariscono.

Realtà o immaginazione? Il soggetto fotografato esiste realmente o è solo un’illusione? In Blow up assistiamo al tentativo di voler scoprire qualcosa. Al desiderio di esplorare una realtà nascosta e misteriosa, senza arrivare alla conclusione.

Come disse lo stesso regista:

“Il fotografo di Blow up che non è un filosofo, vuole andare a vedere più da vicino. Ma gli succede che, ingrandendolo troppo, l’oggetto stesso si scompone e sparisce  Quindi c’è un momento in cui si afferra la realtà, ma il momento dopo sfugge.”

Film sulla fotografia del nuovo millennio

Passiamo adesso a tre film più recenti, molto diversi tra loro sia per la trama che per i personaggi.

One hour photo

Il 2002 è l’anno di Robin Williams nel ruolo di Sy, il protagonista di One hour photo.

Il film racconta le vicende di Sy, impiegato che lavora presso il laboratorio fotografico di un grande magazzino. Sy ha il compito di sviluppare le fotografie e lo fa con estrema dedizione. Senza moglie, senza figli, senza famiglia, Sy vive per il suo lavoro e finisce con l’affezionarsi ad una coppia di coniugi e al loro bambino. L’affetto che prova diventa sempre più morboso: Sy arriva ad immaginare di essere parte di quella famiglia e il suo appartamento è ricoperto di foto che la famiglia ha scattato negli anni e fatto sviluppare proprio da questo apparentemente innocuo signore.

One hour photo non è un film sulla vita di un fotografo. È il racconto di un uomo solo e turbato che, attraverso le fotografie di altri, vive in un mondo virtuale ed immaginario.

Al centro del film troviamo ancora una volta una forte componente di voyeurismo. Questa volta il personaggio è un tipico passivo aggressivo che non distingue più la realtà e indossa una maschera per celare il suo vero io.

Closer

Film del 2004 di Mike Nichols, Closer è il racconto di quattro personaggi in cerca dell’amore in una Londra degli anni Novanta.

Nel cast Julia Roberts, Jude Law, Clive Owen e Natalie Portman, vivono relazioni, flirt e gelosie intrecciate. A far da sfondo la macchina fotografica di Anna, interpretata da Julia Roberts.

Riassumendo l’intreccio: Dan, scrittore di necrologi è innamorato di Alice, una spogliarellista americana, ma la tradisce con la fotografa Anna la quale, a sua volta, tradisce il marito dermatologo Larry che si consola con Alice.

Il film è la fotografia di legami affettivi macchiati da intrecci poco sani. Due coppie che vivono rapporti segnati da inganni e infedeltà e ritraggono lo stato delle relazioni sentimentali all’alba del nuovo millennio. Closer mette in scena il romanticismo, ma anche l’egoismo di queste due coppie.

I ritratti fotografici di Alice messi in esposizione da Anna, ci dimostrano come la fotografia sia capace di catturare l’essenza della persona.

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I sogni segreti di Walter Mitty

L’ultimo film sulla fotografia scelto tra i migliori 5 da vedere assolutamente è I sogni segreti di Walter Mitty, un film diretto da Ben Stiller del 2013.

In questo film Ben Stiller interpreta il ruolo del protagonista, Walter Mitty, un impiegato che lavora nell’archivio dei negativi di Life Magazine.

Un mattino, arrivato in ufficio si trova nel pieno di una ristrutturazione aziendale: la rivista è stata venduta ad un altro gruppo e sono previsti molti licenziamenti del personale.

In quello stesso giorno, Mitty riceve la lettera del celebre fotografo Sean O’Connell che lavora per la rivista Life, nella quale indica il negativo 25 come foto eccezionale da usare per la prossima copertina in uscita.

La numero 25 però non si riesce a trovare. Inizia così un’incredibile avventura alla ricerca di questo negativo prezioso.

Walter Mitty darà il via ad una fuga dalla città e dalla realtà. Entrerà in un viaggio dove i rapporti umani saranno rivalutati e finirà con la riconquista di un’esistenza autentica.

Ora che vi abbiamo raccontato la trama di alcuni dei migliori film sulla fotografia, non resta che rivederli ancora una volta per assaporarne il senso.

Siamo sicuri di aver fatto venire voglia di una serata divano, amici e pop corn a tanti di voi.

Se siete amanti del cinema o della fotografia, vi consigliamo di leggere quali sono i film preferiti dagli studenti universitari di Brindisi.

Vi inviatiamo inoltre di tenervi sempre aggiornati sull’offerta didattica dell’Università telematica Unicusano. Tanti nostri corsi presentano queste forme di arte tra le loro materie di studio.


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